Parmi mosso d’amor
il desio che tosto
manifesti
al malvagio che
rigotti
l’autovettura.
e per questo
ti stimo
Parmi mosso d’amor
il desio che tosto
manifesti
al malvagio che
rigotti
l’autovettura.
e per questo
ti stimo
Ora, il furetto in realtà era utile solo ad attirare pubblico che poteva cercare foto di Furetti curiose. In realtà non ce ne sono affatto. Però Java forse sì. E non si parla del Java linguaggio informatico e neppure del Java spalla del Buon Vecchio Zio Marty. Bensì la Java isola dell’esotica Indonesia. E pensare che la si può ricordare come vicina di casa di Sumatra, o ancor più del nerobruto Krakatoa, il simpatico vulcano che scatenò nel 1883 (e non solo allora) eruzioni di incredibile portata che sconvolsero il clima a livello globale (tra l’altro molto più di quello che potrebbe fare l’essere umano). Ma a parte ciò, in quest’isola, di Java, non quella distrutta dal Krakatoa, vi si trova anche la ridente città di Bogor (brutta cosa la paresi). E tra le sue vie malfamate (pare sia piena di immigrati europei) si trova anche un non meglio pertugio che, dicono voci di corridoio, sia sede della Hujan! Records, etichetta web che propone musicisti indonesiani. Il proposito/ obiettivo che hanno è proprio quello di promuovere gruppi/artisti locali, proponendoli, recensendoli e rendendo la loro musica scaricabile con licenza creative commons. Ora, il testo è in lingua locale, quindi poco comprensibili le recensioni, ma il sito è un classico blog quindi perfettamente agibile a chi abbia mai aperto almeno un sito. I gruppi proposti sono diversi, e per il momento ciò che ho ascoltato è molto “occidentalizzato”, quindi chi cercasse solo musica folkloristica locale… beh… qui è probabile che trovi ben altro. I Tantrum per esempio propongono un pop molto brit, tanto che si potrebbero definire in scioltezza brit pop. L’abum scaricabile dal sito peraltro è anche molto curioso, con tanto di intermezzi parlati in spagnolo, in cui se non ho capito male narra di come si passa una giornata… Risultato generale molto piacevole. Oppure se invece qualcosa di più rockeggiante basta selezionare il The Black and Dangerous, che suonano proprio hard rock, alle volte britannico altre più south altre aussie, forse semplicemente rock, e un cantante che meriterebbe anche. Certo, la mia descrizione potrebbe anche esser scarna e non incitare troppo, in realtà la mia speranza è che si vada ad ascoltare*, che è sempre la cosa più auspicabile. Del resto anche il motto della Hujan (in inglese questa volta) è: Belive in your ears not in faith.
*ovviamente i dischi si trovano sul sito della hujan ma almeno quelli citati anche nella paginetta di mediafire
Like Zombies fumetto di Andrea Dotta
Fumetto rilasciato sotto licenza Creative Commons BY – NC – ND
Link: Like Zombies
Con ingegno e funivia
scappo da Argegno e polizia
Ora questo è un piccolo post, diciamo di servizio.
Primo per ricordare che nella “mia” pagina di mediafire potete trovare alcuni dischi di cui ho parlato rilasciati sotto licenza creative commons, il che è sempre utile.
Secondo, un link ad una pagina utilissima nella vita di tutti i giorni ma che chissàcomemai mi dimenticavo di linkare.
Contorno a scelta tra tris di fagioli e cannella, pangasio flambe’ o soffritto di ghiaia e uranio impoverito
Dolce obbligatorio Halo Halo (vedi foto).
Pedro e Pao by 80′ Happy Mach
Fumetto rilascaito sotto licenza Creative Commons BY – NC – ND
Link. 80′ Happy Mach
uhm
non è che
no?
Allora accetti tutti i miei contanti
con i milgiori auguri a lei
e a tutta la famiglia, Sig. Corleone
Frustrated Bunny di Mike Bonales
Fumetto rilasciato sotto licenza Creative Commons BY – NC – ND
Link: Frustrated Bunny
Magica la Roma
e Gobba Torino
Scippo la vecchia
col motorino
E per fortuna!
Sono sempre più convinto che lavori come quello proposto dalla Starfrosch sia importantissimo perché danno la possibilità a etichette in rete di farsi conoscere e al “pubblico” di scoprire dischi altrimenti difficilmente reperibili per i non addetti ai lavori. Tengo a sottolinearlo perché ne sono un usufruitore, contento ovviamente, e perché grazie a loro ho scoperto gruppi e o dischi di molto intteressanti. Ultimamente, in questa pagina, hanno proposti i Tinnita, gruppo madrilegno che semplicisticamente si potrebbe dire che fa rock duro. Piacevolmente ascoltabili e consigliabili. Ma ancor più consglio la netlabel di riferimento: la MasterToaster. Purtroppo da un lato apprendiamo il decesso della stessa, ma dall’altro hanno lasciato a disposizione i dischi da loro promossi: molti e molto interessanti. Su tutti quelli che ho avuto modo di ascoltare al momento spiccano in assoluto i Jardin de la Croix, sempre madrilegni, ma di genere più spiccatamente progressive (o math?) e assolutamente acustici. Sono assolutamente da non perdere e sotto licenza creative commons. Sul loro sito è scaricabile anche il secondo loro disco, anch’esso liberamente ascoltabile. Ma sopratutto piacevolmente ascoltabile. Credo che riunire capacità musicali di questo tipo alla possibilità d’ascolto non vincolata ad un pagamento (o ad un pagamento su base volontaria come fanno in questo caso) sia l’obiettivo generale cui puntare. Quindi ben contento di promuovere casi di questo tipo!