Scade il bando
seguo la banda
2: di ottoni, marmitte e shiatsu
Scade il bando
seguo la banda
2: di ottoni, marmitte e shiatsu
Like Zombies fumetto di Andrea Dotta
Fumetto rilasciato sotto licenza Creative Commons BY – NC – ND
Link: Like Zombies
No
mia Musa
No
non Era
colei
ch’ispirommi
il carme
Sono un Cyborg.
Queste due righe per semplicemente per urlare al mondo che finalmente qualche giorno fa sono riuscito a vedere “That’s ok, I’m a cyborg” (Saibogujiman kwenchana) del buon vecchio Park Chan-wook. Ho impiegato il mio tempo a trovarlo almeno in streaming (considerando che il film è del 2006), ma settimana scorsa finalmente ci sono riuscito. E non me lo sono lasciato scappare. Ovviamente essendo appassionato a tutto ciò che possa aver fatto il regista già sapevo che non avrei potuto che comunque apprezzarlo. Certo, il mio non è, e non vuole essere un giudizio obiettivo. Se questo si cerca, beh, questo non è il post giusto. Certi utilizzi che vengono fatti dalla telecamera, anche solo quelli, mi fanno valere tutto il film. Una storia romantica, d’amore, di sogni. E’ a tratti surreale, ma le sequenze mi hanno sempre lasciato con il sorriso sulle labbra. Un sorriso di tenerezza. Ciò che è accaduto con me spettatore è stato di creare empatia con i personaggi, in particolar modo con la protagonista. Credo che questo aspetto sia se non il più importante almeno tra i più importanti in un film. La migliore regia, la migliore fotografia, la migliore sceneggiatura e via dicendo sono inutili se non riesci a creare rapporto tra personaggi e spettatori. Certo si creerà un film tecnicamente eccellente, ma semplicemente inutile perché non comunica. Sinceramente non mi son messo a cercare tanti difetti in questo film, poiché appunto nel mio caso è riuscito appieno, vi siano anche difetti clamorosi. Quando finalmente lei mangia il suo primo boccone la lacrima è scesa, da sola. Che poi la testa mi possa enumerare difetti… ok, sono un cyborg.
That’s ok, i’m a cyborg streaming subita su megavideo
Bunny fumetto di Huw Davies
Fumetto rilasciato sotto licenza Creative Commons BY – NC – SA
Link: Bunny
Nonostante
tu sia richissima
Nonostante
tu sia bellissima
Nonostante
tu sia inteligentissima
Nonostante
tu sia dolcissima
T’amo
Ermenegildo
“Sheeppard, vita da netturbini spaziali” di Zetabo’
Fumetto rilasciato sotto licenza Common Creative BY- SA – NC
Link. Sheepard primo, Sheeppard secondo
M’affretto e corro
sonoinritardo sonoinritardo
veloce veloce veloce
ancora un attimo
daidaidai
un ultimo scatto
eccomi!
Toh,
anche te qui?
Ma guarda che coincidenza!
Eh sì, è proprio un acronimo che sta per Asian Women on the Telephone. E non è finita, è anche il titolo di uno dei loro dischi che rendono disponibile sotto licenza creative commons. Ma che cosa faranno Oriental Yid, Good Enough Freundin, Brown Polizei, Divine Gift, Mutter Land e Lewd Primat? Beh, sì, suonano degli strumenti, fanno dischi e conoscono gente. Anche dei concerti,
ma guarda un po’. Concerti molto teatrali peraltro. Appaiono mascherati e inscenano i brani. Sicuramente sarebbero da vedere anche dal vivo oltre che sul canale youtube. Alle volte prendono anche freddo, essendo moscoviti. E pare che la cosa sia confermata dal fatto che il loro sito sia in cirillico. Le loro canzoni sono incentrate sulla strumentalità. Non per questo sono più comprensibili. C’è chi li definisce noise, chi progressive, chi kraut rock. Di sicuro mi ricordano alcune correnti tedesche, ai primi ascolti la memoria mi va’ agli Einstürzende Neubauten (ritmicità, teatralità, riproposizione dei suoni…). Quindi un richiamo al mondo teutonico mi ci sta appieno. In altri momenti possono sfiorare i The Red Crayola, ma niente paura, per il momento non li ho sentiti arrivare a quei livelli. D’altro canto ovviamente non si tratta di fare un semplice copia/incolla da altri gruppi. E neanche fare il gioco dei richiami. Di sicuro vanno ascoltati e riascoltati. La loro produzione, nonostante siano formati dal 2007 ,non è poca, considerando anche l’impegno necessario per ascoltarli. Dal canto loro, anche se difficili da vedere dal vivo, si rendono decisamente disponibili e lasciano molte loro produzioni rintracciabili sfruttando diversi canali. A tal proposito di seguito metto i vari link. E anche un brano loro che penso possa dare vaga idea del loro genere meglio che mille parole. Una potrebbe essere avanguardia ma sarebbe generica e inutile. Quindi play e basta.
Asian Women on the Telephone:
blog, in russo
su:
Free Music Archive, buon punto di partenza, diversi loro dischi scaricabili
Bandcamp, anche qui la loro pagina con i dischi.
Soundcloud, beh, qui loro canzoni sparse.
Youtube, per loro video dal vivo
E qualche recensione su Prog-Sphere (Serbia agosto 2011), e su Russian Association of Indipendent Genres (pagina utile a trovare anche altri articoli sul gruppo).
Leo e Lou di Agata Matteucci
Fumetto rilasciato sotto Common Creative BY-NC-ND
link: Agata Matteucci