Esu un fumetti di Coratelli, Zamberlan, Righetti
Fumetto rilasciato sotto licenza Common Creative BY – NC – ND
Link: ESU
Fumetti: ESU 11
Proesia Non Vegana
Bravo Bove
sei proprio
sYnpatico
quasi quasi
ti ci vedo
con contorno di
ghiaia
Fumetti: Ketepoz 12
“Pupazzetti dal Futuro” di Ketepoz
Fumetto rilasciato sotto licenza Creative Commons BY – NC – ND
Link: Ketepoz
Proesia Millantatrice
Certo che ricordo
non dubitar
gl’occhi tuoi belli
i lineamenti pazzerelli
ed i movimentati capelli.
E la camicia al contrario.
Fumetti: Leo e Lou 12
Leo e Lou di Agata Matteucci
Fumetto rilasciato sotto Common Creative BY-NC-ND
link: Agata Matteucci
Proesia Generazionale
Lottavi contro il sistema
con grande virulenza
con grande potenza
e ora hai la tua pensione
da parlamentare
I am the Architect – 11
Muenster, Germania. Anno 2008. Città studentesca, dicono. Magari pure di architettura. O magari anche no. Del resto si tratta del nome del gruppo. Non che non abbia la sua importanza come ci si presenta. Ma alle volte passa in secondo piano. Potrebbe anche essere una citazione da un’altra canzone. O anche no. Se ne potrebbe discorrere per ore senza cavare un ragno dal buco. Che per altro si trova tanto bene lì e gli arrivano sempre dei rompiscatole che cercano di tirarlo fuori. Quindi onde evitare di dare noia ad un simpatico animaletto che si fa amabilmente i fatti suoi e ci aiuta nel catturarci inutili insetti volanti si può ritornare al disco in questione. 11 (undici). Anche su questo nome si potrebbe discorrere a lungo. Un Roberto Giacobbo potrebbe condurre una serie di trasmissioni sull’argomento. Senza dirci nulla peraltro. Come al suo solito. Invece le tracce sono quattro, dalla durata tra i cinque e gli otto minuti e mezzo. Strumentali. Anche se la voce sembra alle volte occhieggiare, sembra volersi far vedere. Ma non sentire. C’è, ma è un suono tra gli altri. Tanti. L’atmosfera sembra cupa alle volte. Ma viene presentata in diverse maniere. Taluni momenti è l’ambiente intorno a noi che predomina, altre volte è dall’interno che sentiamo arrivare qualcosa. Di non tanto definito. I colori ci sono, ma prevalentemente ovattati. Dal buio che esce dal nostro interno alla notte che ci circonda. Alle volte è la luna che ci indica cosa vedere, col suo argento irradiante. Alle volte è la nebbia che ci circonda e che sfuma tutto. Ma attraverso essa comunque filtrano dei raggi. Che la disperdono e ci fanno intravedere qualcosa. Qualcosa che è necessario vedere. E sentire. Con tutto il corpo. Si passa da momenti di rabbia interiore alla gioia. Energia sprigionata dall’interno attraverso il nostro corpo verso un ambiente che non rimane fermo, intangibile, ma che ci risponde e si fa sentire. Non solo sonoramente, ma anche fisicamente. Al tatto, all’olfatto fino a voler raggiungere l’origine del movimento che partì dentro di noi. Alla fine non si sa più bene dove siamo. In alcuni momenti certamente vengono ricreate atmosfere in cui si può osservare l’ambiente circostante come non ne facessimo parte, ma poi ci si arrende, anche noi se ne fa parte. Ascoltare possibilmente con tutti i nostri sensi. Ed è così che l’album scorre veloce. A tratti energico, a tratti rilassante e distensivo. Scorre. Purtroppo finisce. Dalla rabbia iniziale si passa per rilassarsi, e poi si riparte. Si ricomincia. Purtroppo a disco finito si è da soli, senza loro che ci accompagnano. Ma hanno tirato la volata. E si può provare a continuare. Aspettando la loro nuova uscita. Alla fine del disco sembrano voler concludersi con un climax ascendente, rullate e intensità che crescono fino a fermarsi. Ma… poi compare un brusio di fondo… un cliffhanger forse? Riprenderanno il lavoro da lì? Chi può dirlo. Il climax indica la fine di un disco, ma il tappeto sonoro che ne esce indica che ciò che ha scaturito il brano/disco c’è, ed eccome e non è affatto finito. Adesso tocca a noi continuare.
I am the Architect – “11”
1- Quit
2- Remote Control
3- Silence Silence
4- Remote control
Articoli:
Free Albums Galore
Prog Archives
Fumetti: Hamleto il Criceto 8
Link: Hamleto il Criceto
Proesia Impavida
Impavido cocchiere
che lanci il cavallo
lungo impervie strade
nulla t’ostacola
nulla ti spaventa
t’inerpichi veloce
per vie disastrate
stringi le curve
già di loro strette
e ti dimentichi ch’io
dovrei scendere
ma già da mo’.
Fumetti: Sheepard 11
“Sheeppard, vita da netturbini spaziali” di Zetabo’
Fumetto rilasciato sotto licenza Common Creative BY- SA – NC
Link. Sheepard primo, Sheeppard secondo