Ultimamente pare esserci un po’ di allarmismo riguardo una nuova legge che tocca la libertà di espressione mezzo internet. Sì, allarmismo. E da quello che ho letto in giro c’è da allarmarsi molto. Moltissimo. Da quanto si legge pare basti una mail da parte di chi possa sentirsi leso da un post perché ci si trovi obbligati a cancellarlo e senza possibilità di replica. Pena una multa da 12000 euro. Il tutto bypassando qualsiasi organo di giustizia. Senza considerare il fatto che reati quali la diffamazione esistono già. La differenza sta proprio nel fatto che riguardo la diffamazione si debba passare attraverso un tribunale, quindi un processo, relativa possibilità di difesa dell’accusato e assunzione di responsabilità pubblica da parte dell’accusatore. Ora si rischia di negare una procedura regolare. Infatti ciò che mi preoccupa maggiormente non è tanto che si mini una presunta “libertà di espressione”, nessuno mi vieta di scrivere ciò che voglio, ad un ipotetico intervento semplicemente cancello il post incriminato e lo riscrivo il giorno dopo. Eventualmente su un’altra piattaforma. Il problema è che si mina il concetto stesso di democrazia, alla base della quale ci sono tre poteri ben distinti tra loro e super partes. Qui si passa oltre la magistratura. Si nega il diritto di difesa. Si profila una giustizia fai da te, simil far west in salsa padana. Se dicessi che Craxi è un tangestista, per esempio. Sua figlia si potrebbe sentir lesa e con una semplice mail intimarmi di modificare l’affermazione. E non averei possibilità di replica. Pena 12000 euro. E avrei detto una verità attestata da tribunali e giudici. Aiuto!