Balrog Ballerino

Non c’è che dire. Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere questo post. Alle volte a scriver le prime impressioni si rischia di esagerare un po’ troppo in negativo o in positivo a seconda dei casi. Ho aspettato. Ora anche ad ulteriori ascolti non riesco a farne a meno. Non ci riesco. Ogni volta osanno. Non è un ascolto facile quello di “The Butcher’s Ballroom” della Diablo Swing Orchestra. Non è musica leggera. Tra i vari attributi che sin visti affibiare c’è pure il metal. Alcune sonorità e riff sicuramente richiamano quel campo. Alcune schitarrate pure. Ma le trombe romane? Mmm… Le chitarre flamenco? Il violoncello? I tamburi? Canti mantrici? La cantante soprano? L’organetto? Italiano? Latino? Inglese? Vengono dalla Svezia. Miscelano non a caso sonorità tra loro improbabili. Tra le loro mani diventano probabilissime. Anzi semplici. Come se sempre fosse stato così.

La leggenda vuole che l’orchestra si sia fondata in primis nel 1503, abbia vissuto diverse traversie e si sia riformata grazie al fortuito incontro tra due degli attuali membri in un negozio. Riguardo il il fortuito incontro ci si può anche credere. E non importa tanto credere o meno agli eventi precedenti. Ad un tale ascolto potrebbero raccontare qualsiasi favola che vi crederei con piacere. Le strutture dei brani non scadono mai nel classico brano strofa-ritornello-strofa-ritornello. E se anche lo fanno, lo fanno con nonchalance. In maniera naturale. Come un Balrog che ti balla uno swing. Ora è la cosa più normale che possa accadere. E’ normalissimo che tenda ad ascoltarlo in continuazione.

Diablo Swing Orchestra: Sito ufficile, Jamendo, Free Music Archive, Wikipedia
Nella pagina Musica Common Creative per ascoltarli direttamente


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