In questo caso l’Amanita non è muscaria, ma il titolo di questo breve disco di Naoumu, musicista e non solo, giapponese. Anche se la prima canzone è anche cantata lo si trova sotto la categoria strumentale, in particolar modo sotto la voce “toys”. E se l’inglese è uguale qui in Italia come in Giappone vuol significare giocatoli. L’effetto è comunque quello. Un pianoforte giocattolo. Sembrano comparire altri suoni provenienti dalle parti meccaniche di altri giocattoli. Anche voci di bambini. Brani semplici, ovattati, curiosi. In alcuni momenti il suono carillon sembra prender il sopravvento. Altre volte il brano sembra un po’ perdersi come se a suonarlo ci fosse un bambino alla scoperta dello strumento. Il suono di una pellicola cinematografica fa immaginare di esser davanti ad un film degli esordi. Nel complesso è un lavoro curioso. La durata non è poi tale da annoiare. Va ascoltato molto sotto un aspetto sperimentale, non dico precursore visto che lavori in tal senso ce ne sono già stati diversi non solo in Giappone, ma almeno come strada ad oggi non ancor molto approfondita. In tal senso rimane un esempio di come ci si possa muovere, con qualche buon risultato. Interesse me ne continua a creare, e la mia speranza e che seguano ulteriori sviluppi.
Naoumu – “Amanita”
1- Kareha
2- Zkumavky
3- Scene
4- Saku
5- Asobi
Anno: 2010 (?)
Provenienza: Giappone
Netlabel: Totokoko
Download: Mediafire, Opendrive, Totokoko
Articoli:
Yamanote Dreams
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