Space rock. Si parla di questo. Tre persone che miscelano strumenti “base” del rock, basso, batteria, chitarra e voce, con molte tastiere e programmazione. In alcuni casi l’aspetto elettronico è decisamente predominante, a partire dalle percussioni in altri casi si “limita” a elementi che paiono di sottofondo. Paiono, e lo sottolineo. In realtà si insinuano. Si mescolano. Si sommano alle distorsioni. Alla voce che sembra parlare, sussurrare attraverso una scatola di cartone. E alla fine della somma non ha più importanza quali siano gli elementi da cui sei partito, ma solo il totale. Si viaggia nell’etere. La Terra la si vede da lontano, ma non tanto. Si è ancora nella sua sfera magnetica. Ancora se ne distinguono le parti di terraferma: l’Australia è li sotto. Lì sotto e si fa sentire. Eccome. Il suo caldo desertico c’è. Arriva pure quassù. Il serpente che scivola sulle pietre sembra di poterlo toccare, sembra volerci ammaliare. La calura, l’arsura ci raggiunge. Le orecchie ascoltano lo spazio, il corpo sente la terra. Poi finalmente arriva la notte, e si comincia un viaggio tra le luci di una città immaginaria: o sono le stelle? Forse proprio siamo proprio lì, nel mezzo. Non ci si allontana neanche quando la voce lascia tutto agli strumenti, rinfrescano. Un’oasi? Possibile. Magari un alligatore compare. I pistoleri saranno anche ubriachi, ma due cose sono sicure: uno che sono molto legati alla loro terra e che ce lo fanno sentire; due che lo spazio è lì pronto ad esser toccato con la punta del dito. O forse è il contrario? basta lasciarsi cullare in questo binomio particolare, cielo e terra separate ma contemporaneamente presenti. Un piccolo sdoppiamento. L’ascolto non è affatto macchinoso, forse alle volte le basi sono troppo artificiose, ma altre volte sono perfette. Un quarto elemento alle percussioni e sarebbe stato l’ideale. Ma se piacciono calura e spazio ci siamo. E ci sono.
Drunken Gunmen – “Deep Space, Distant future”
1 – Journey to the far side of the Sun
2 – The thousand light year stare
3 – Solar Traverse
4 – We are visitors to your galaxy
5 – The space machine
6 – Infused
7 – Mr Moon
8 – Shivas decent
9 – Cosmic timebomb
10 – Fractal parsec
Anno: 2003
Provenianza: Melbourne, Australia
Etichetta: Spaced Out Sounds
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