Come riapprezzare il Wrestling

Ora, per la serie dei film mai distribuiti in Italia, e forse nel mondo, assolutamente non posso che non citare “The Calamari Wrestler” (Ika resuraa): appena visto e già un classico. Per me affermare che sia imperdibile, magnifico, bellissimo, comico, surreale, romantico, creatore di cospettoni (dove cospettone è esclamazione di sorpresa), pure coinvolgente (almeno a mia insaputa stavo per mettermi a fare il tifo per il protagonista, nonostante si immaginasse facilmente come potesse andare a finire). Ecco. E’ uno di quei film con happy end, in cui ti immagini facilmente come possa finire, ma questo non lo fa scadere.

Anche alcune sorprese, se proprio lo si vuol vedere, sono abbastanza aspettabili. Ma… Ma questo è uno di quei casi in cui non ha importanza, in cui la sorpresa va bene che sia così. Un film se si vuole dalla trama abbastanza lineare, ma ben dosata. In cui i cambiamenti avvengono al momento giusto. Un film che non vuole esser per forza eclatante, ma riece a mantenere toni equilibrati.  E poi l’idea di fondo: un calamaro umanoide che vuole fare wrestling. Ma fa anche la spesa. E lo vedi col cestello di vimini che si aggira per il mercato rionale e si arrabbia se il pescivendolo gli da del resto in più. Nel momento di fama il mercante del rione che si vanta alla televisione che mangia i suoi ravanelli per rimanere in forma, come se si trattasse dell’eroe locale. E così è. Calamaro o altro rimane pur sempre l’eroe, e ancor più la persona. Ha i suoi dilemmi, la sua storia d’amore, qualcosa i cui credere (il wrestling in questo caso), qualcuno che crede in lui, i parenti che arrivano quando meno te lo aspetti, l’amicizia e molto altro ancora…
Tecnicamente il Calamaro è anche fatto molto bene. E’ un pupazzone all’interno del quale c’è l’attore. Ma un pupazzone curato (forse a parte le due braccia effettivamente utilizzate), con una grande espressività (molto meglio di quella di molti presunti attori) e anche agilità (pur sempre di wrestler si parla). Nel film poi non ci sarà solo lui come animale di mare a combattere, e questo da molto spazio alla fantasia e a potenziali idee infinite, ma, altro punto a favore del film, non ne hanno abusato, sapendosi fermare e non facendo scadere la trame in un elenco assoluto di improbabilià. Ecco. Una capacità assoluta del film è stata anche quella di sapersi dosare senza esagerare.
Ora potrei andare avanti ad elogiarlo. Ma mi accontento di aver dato qualche spunto, da un lato troppi dall’altro mai abbastanza.

Il video musicale sul film di  Tomoka

The Calamari Wrestler (ikaa resuraa) su Imdb
in streaming subita su Megavideo, su Videobb

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